COME FACCIO A SAPERE SE HO UNA DENUNCIA?

Come faccio per richiedere la certificazione in materia penale?

Può capitare che ti chiedano (ad esempio il datore di lavoro o la Pubblica Amministrazione per un concorso) se hai la c.d. fedina penale pulita per sapere se hai dei precedenti penali; oppure ti può interessare sapere che fine ha fatto la denuncia che hai proposto tempo fa e della quale non hai saputo più nulla; o temi che qualcuno ti abbia querelato. Qui ti spieghiamo come devi fare per saperlo.

In genere, ogni ufficio della Procura della Repubblica ha i suoi moduli da utilizzare. Se l’ufficio è ben organizzato i moduli si possono recuperare dal sito internet della locale Procura della Repubblica. I costi (da versare tramite marca da bollo) variano in base alla tipologia di certificazione richiesta.

Vediamo dove e cosa è possibile richiedere:

  • alla PROCURA DELLA REPUBBLICA (che si trova in genere presso il locale Tribunale), la persona direttamente interessata (o una persona da loro appositamente delegata per iscritto, ad es. l’avvocato) può richiedere alcuni certificati:
  1. certificato c.d. 335 c.p.p.: attesta l’esistenza di procedimenti contro (se indagato) o a favore (se è parte offesa dal reato) una persona. Si tratta delle iscrizioni nel registro generale delle notizie di reato indicate nell’art. 335 codice di procedura penale. Attenzione: ogni Procura della Repubblica risponderà per i reati commessi presso il suo circondario (ad esempio, se temo di aver commesso o subito un reato in Provincia di Ancona e in Provincia di Macerata, dovrò fare richiesta sia presso la Procura di Ancona, sia presso quella di Macerata); tuttavia, finché il procedimento è in fase di indagini preliminari e poiché, ai sensi dell’art. 329 c.p.p., esse sono coperte dal segreto, il rilascio della attestazione è sempre subordinata all’autorizzazione del Pubblico Ministero titolare del fascicolo, che la negherà nei seguenti casi: se si procede per i delitti di cui all’art. 407 co. 2 lett. a) c.p.p. (ossi reati particolarmente gravi, quali associazione di tipo mafioso, sequestro di persona a scopo di estorsione, armi da guerra, delitti commessi per finalità di terrorismo, spaccio di sostanze stupefacenti di ingente quantità e associazione finalizzata allo spaccio, riduzione in schiavitù, reati di violenza sessuale, strage, omicidio, rapina ed estorsione aggravate) oppure se, per specifiche esigenze d’indagine, disponga con decreto motivato il segreto delle iscrizioni per un periodo non superiore a tre mesi e non rinnovabili;
  2. certificato di chiusura dell’inchiesta: attesta che il procedimento penale contro ignoti (per un reato avvenuto nel territorio di competenza della Procura) è stato archiviato dal Giudice per le indagini preliminari. Può essere richiesto ovviamente solo dalla parte offesa o da un suo delegato per iscritto, ad es. l’avvocato.
  • all’ UFFICIO DEL CASELLARIO (che si trova presso la Procura della Repubblica) si può chiedere:
  1. certificato generale che comprende tutte le iscrizioni: condanne penali e iscrizioni civili (tutele, amministrazioni di sostegno, ecc.);
  2. certificato penale indica i provvedimenti di condanna definitivi (passati in giudicato). Non contiene le iscrizioni civili;
  3. certificato dei carichi pendenti indica i procedimenti nei quali il Pubblico Ministero ha esercitato l’azione penale nei confronti dell’imputato (cioè ha chiesto un processo contro quella persona);
  4. certificato civile riporta solo i provvedimenti di natura civile, quali: interdizione, inabilitazione, dichiarazione di fallimento, pene accessorie che comportano limitazioni alla capacità civile (perdita o revoca della cittadinanza), così come previsto dall’ art. 26 D.P.R. 313/2002 – Testo Unico sul Casellario. Ha validità di sei mesi dalla data di rilascio.

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